Pagina:Gli sposi promessi IV.djvu/121

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capitolo vi - tomo iv. 711

una capannuccia di legno, stazione delle guardie e d'un deputato che doveva guardare a chi entrava ed usciva, richiedere le bollette, escludere i sospetti. Ma in quella comune disperazione ogni disciplina era dismessa; il deputato a quella porta era caduto di peste il giorno antecedente, le1 poche guardie stavano nella capanna, badando più a tener2 lontani i passeggieri dalle loro persone che3 ad esaminarli. Dinanzi alla porta era un cancello, ma spalancato, e Fermo4 vi passò senza che alcuno lo chiedesse di nulla.5 Procedendo per quel primo spazio della città, tra i bastioni, e il canale, chiamato naviglio, spazio occupato da orti6 (o se volete da ortali, che sarà più vicino al proprio vocabolo municipale, ortaglie) con entrovi sparso qualche convento, e qualche casipola, nulla vide Fermo per qualche tempo che7 desse indizio esser8 quello un luogo abitato da uomini. Il primo indizio di persona viva9 gli venne, mentre egli passava tutto costernato per quella stradaccia,10 che dal Ponte di Santa Teresa,11 correndo tra il naviglio, e alcune casuccie, va alla piazza di San Marco. Un gemito, che si sforzava d'essere una chiamata, usci d’una di quelle case; Fermo alzò gli occhj, e vide un tapino alla finestra che12 scuoteva una13 fanciulla, alla quale era appeso un sacchetto, che14 scendeva presso al pavimento della strada. Fermo si fece vicino, e udì una voce fioca: «carità ai poveri sospetti.» Cavò egli una moneta, e la ripose nel sacchetto; ma15 colui16 invece di tirar la fune a sé,17 disse con18 un tuono misto di supplica e d’impazienza: «un po’ di pane: ci hanno chiusi in casa come sospetti, e ci hanno dimenticati; e moriamo di fame.» Fermo19 aveva ancora uno dei pani20 di Agnese: lo cavò tosto, e lo legò alla fune. Il rinchiuso, benedicendolo, la trasse in fretta, e Fermo lo vide21 afferrare22 quel pane, con ambe le mani,23 porselo a bocca, e addentarlo avidamente. Dopo due passi24 udì un25 romore confuso che si26 avvicinava,27 e cominciò a distinguere un ci-

  1. guardie
  2. lontano ognuno
  3. ad esegui
  4. lo
  5. In
  6. orta¬glie si chiamano con proprio vocabolo municipale)
  7. gli annunziasse
  8. quella una città abitata
  9. ch’egli ebbe fu un gemito, [ch] che si sforzava d’essere una chiamata, ed usciva da una casetta posta lungo il naviglio
  10. che
  11. condu
  12. scuoteva
  13. cordicel
  14. veniva qu
  15. il
  16. non tiro
  17. gridò
  18. una preghiera
  19. aveva fortuna
  20. che Agnese gli aveva
  21. gettarsi
  22. avidamente
  23. e addentarlo
  24. egli
  25. frastuon
  26. avvicinav
  27. un cigolar di ruote, un