Pagina:Gli sposi promessi IV.djvu/67

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capitolo iii - tomo iv. 657


uno dei più estrinseci ed apparenti, e che si ravvisa in tutti gli errori antichi, ora riconosciuti tali: un errore della discussione, un’ombra, una ritrosaggine, una subita attenzione a rispingere con ira o con beffe ogni dubbio, un ricorrere tosto all’autorità dei morti, e al consenso dei vivi, per chiamar tante voci in soccorso a coprire quella, che voleva rendere un suono diverso. Ora, mettiamoci un po’ la mano alla coscienza: quante dottrine non1 predichiamo e non sosteniamo noi a questo modo! Se v’ha chi lo nega, è facile, non dirò farlo ricredere, ma2 costringerlo a somministrare egli stesso una prova novella del fatto, che non vuol confessare. Se uno venisse ora a dire, per esempio: «è egli veramente inappellabilmente provato che...» Eh ma! signori voi mi fate già la cera brusca! Perdonate, non vado oltre,3 tronco la frase sacrilega: ripiglio il manoscritto del mio autore, e torno4 alla storia.




  1. sosteni
  2. farlo somministra
  3. ma interrompo
  4. davvero
Manzoni, Gli sposi promessi. 42