Pagina:Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu/141

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werther. 135

melodia mi rapisce! e com’ella sa mettervi le mani a tempo, quando la bruma interna par che mi trascini a cacciarmi una palla nel capo! Il delirio allora si sperde; — l’alito torna a scorrermi libero nel petto.


18 luglio.

O dolcissimo mio, che è mai la maestà dell’universo senza l’amore? Non ridere: parmi davvero che sia come a’ fanciulli la lanterna magica, priva del lume interno. Non appena il lucignolo arde, che sulla parete vengono a dipingersi le immagini più svariate. Ah! s’anco non sono che passeggieri fantasmi, quel loro avvicendarsi davanti al nostro sguardo ci rallegra pur sempre!

Oggi non m’è stato possibile di veder Carlotta: c’era qualcuno da me ch’io non ho potuto rimandare