Pagina:Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu/228

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stro primo colloquio, la pregai, nel separarci, ch’ella volesse concedermi di visitarla nella casa de’ suoi parenti. Annuì con sì schietta cordialità, che mi parve mille anni di cogliere un onesto momento per usare della gentile concessione. Ella non è di questi luoghi, e qui sta a dimora con una sua zia. Non so perchè l’aspetto della vecchia mi repugnò addirittura. Mi contenni, a ogni modo, e le mostrai ogni riguardo, indirizzando quasi sempre il discorso a lei. In meno di mezz’ora di conversazione, riseppi, a un bel circa, ciò che in séguito mi confessò la fanciulla medesima. Quella vecchia patisce inopia d’ogni cosa: senza averi, senza intelletto, senza appoggio veruno, fuorchè la memoria del lungo ordine de’ suoi an-