Pagina:Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu/42

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wether.
 


M’avvenni ultimamente, alla fontana, in una giovine villanella, che avea deposto il suo secchio sugli ultimi scalini, e si guardava addietro a vedere se non giungesse la sua compagna a riporglielo sul capo. Io scendo, e la fisso in volto: Ch’io v’aiuti, ragazza? le dissi — ed ella a farsi tutta di porpora. O mio signore, rispose, la non s’incomodi! S’acconciò il cercine sul capo, ed io v’adagiai il secchio; ringraziò ella allora alla sua volta, e s’avviò su per la scala.


17 maggio.

Ho fatto qui ogni sorta di conoscenza, ma non ho ancora trovato società. Non so che cosa io m’abbia d’attraente per questi uomini; ma ei mi s’attaccano quasi tutti, e desiderano la mia compagnia, e