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NOVELLE 213

candore e parte di una gota colorita come precoce rosa di primavera.

Ma Kovalev balzò d’un subito indietro, come se si fosse scottato. Si era ricordato di non aver proprio niente al posto del naso, e sentì scorrere copiose lacrime sulle guancie.

Si rivolse per dire apertamente e a bassa voce al signore in divisa d’essere un briccone e un iniquo, e a sua volta non pretendeva da lui altro che il proprio naso; ma il naso non c’era più; aveva avuto l’agio di allontanarsi, e di andare, probabilmente, a fare qualche altra visita.

Il fatto immerse Kovalev in maggiore disperazione. Uscì, e rimase per un minuto sotto il peristilio, guardando attentamente da ogni parte se non vedesse spuntare il naso. Ricordava chiaramente che il cappello era piumato e la divisa ricamata in oro; ma non aveva notato il soprabito e la tinta della carrozza nè quella dei cavalli; non sapeva altresì se dietro fosse qualche lacchè e in qual livrea. D’altra parte, correvan di galoppo nell’un senso e nell’altro tal moltitudine di carrozze, ch’era difficile osservarle; e pur riconoscendo quell’una, con qual mezzo fermarla?

La giornata era bellissima, piena di sole. Gran folla sulla Prospettiva della Nevà. Onde fiorite di figure invadevano tutto il marciapiede dal ponte Polisseisk al ponte Anickin. Qui passeggiava un consigliere di Corte1, alcuni amici di Kovalev che lo chiamavano luogotenente colonnello, massime innanzi ad estranei. Ecco Iarylkin, capo di ufficio al Senato, il miglior amico, che faceva far sempre la rimessa al boston, quando giuocava l’otto. Ecco un altro maggiore, che aveva conquistato il grado nel Caucaso e che gli accennava di andare.

— Ehi! se il diavolo ti porti, ehi, cocchiere! — disse Kovalev: — su, menami difilato dal prefetto di polizia.

Kovalev sedette nel droski2, gridando di quando in quando al cocchiere: «Via, su, a briglia sciolta!».

— C’è il prefetto di polizia? — domandò entrando nel vestibolo.

— No, — rispose il portiere: — è uscito or ora.

— Oh, vedi!

  1. Settimo grado del cin.
  2. Carrozza da nolo.