Pagina:Gogol - Taras Bul'ba, traduzione di Nicola Festa, Mondadori, Milano, 1932.djvu/172

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GOGOL

presso i pagani, cosa peggiore di qualsiasi morte crudele? Hai dimenticato forse che quelli ora hanno tutti i nostri tesori guadagnati col sangue cristiano?

S’impensierirono i Saporogini, e non sapevano che dire. A nessuno di loro piaceva di guadagnarsi una fama ignominiosa. Allora venne fuori dinnanzi a loro il piú vecchio d’età in tutto l’esercito cosacco, Kasjan Bovdjug. Era un uomo a cui tutti i cosacchi rendevano onore; due volte già era stato eletto Koscevoj, e in guerra pure era stato un cosacco forte e prode, ma già da un pezzo era invecchiato e non prendeva piú parte ad alcuna spedizione; neanche gli piaceva di dare consigli a nessuno, ma il vecchio guerriero amava stare sdraiato su un fianco nei crocchi dei cosacchi e ascoltare i racconti di tutte le passate vicende e imprese cosacche. Non si mischiava mai in quei discorsi, ma sempre stava a sentire solamente, e ogni tanto con un dito scoteva la cenere dalla pipetta corta che non si toglieva mai di bocca, e poi rimaneva lungamente lí a sedere con gli occhi socchiusi, e i cosacchi non sapevano se dormisse o continuasse ad ascoltare. In tutte le spedizioni restava a casa, ma questa volta anche il vecchio s’era mosso. Fece il solito verso con la mano alla cosacca e disse:


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