Pagina:Gogol - Taras Bul'ba, traduzione di Nicola Festa, Mondadori, Milano, 1932.djvu/175

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TARAS BUL'BA


— Finita la discussione! — gridarono i cosacchi.

— Ascoltate ora l’ordine del comandante, figliuoli — disse il Koscevoj; si fece avanti e si mise in testa il berretto, ma i Saporogini, tutti quanti erano, si tolsero i berretti e stettero lí a capo scoperto e con gli occhi chinati a terra, come si faceva sempre tra i cosacchi quando il superiore si preparava a dire qualche cosa. — Adesso dividetevi, egregi signori! Chi desidera andare, passi al lato destro; chi rimane qui, passi a sinistra! Dove passa la maggioranza della kurjenja, lí vada anche il comandante; se passa la minoranza, questa si aggreghi ad altre kurjenje.

E tutti cominciarono a passare quali a destra, quali a sinistra. Dove passava la maggioranza di una kurjenja, lí passava l’atamano della kurjenja; dove passava una minoranza, essa si aggregava ad altre kurjenje, e ne venne fuori presso a poco un numero eguale da ciascuna parte. Vollero restare: quasi tutta la kurjenja di Nesamajkov, la maggioranza di quella di Popovic, tutta quella di Uman, tutta quella di Kanev, la maggioranza di quella di Streblikiv, la maggioranza di quella di Tymoscev. Tutte le altre si offrirono per andare all’inseguimento dei Tartari. Molti erano in ambedue le parti i


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