Pagina:Gogol - Taras Bul'ba, traduzione di Nicola Festa, Mondadori, Milano, 1932.djvu/335

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UNA VECCHIA AMICIZIA TRONCATA

la vostra scrofa? Forse per fare i funerali al diavolo?

— E dàlli! senza il diavolo non ve la cavate! Fate peccato, per Dio, fate peccato, Ivan Nikiforovic.

— E come voi — diciamo la verità — Ivan Ivanovic, per un fucile mi darete sa il diavolo che cosa: una scrofa!

— E perché la scrofa «sa il diavolo che cosa », Ivan Nikiforovic?

— Come dunque? voi stesso potete giudicare molto bene. Un fucile a quel modo, una cosa fine; e quella sa il diavolo che è: una scrofa! Se non lo diceste voi, potrei considerarla come un'offesa verso di me.

— Che ci trovate di male in una scrofa?

— Ma, diciamo la verità, per chi mi prendete? Io una scrofa...

— State buono, state buono! Ormai non... Tenetevi il vostro fucile, che stia pure a muffire e arrugginirsi in un angolo del granaio! non voglio piú parlarvene.

A questa dichiarazione seguí un intervallo di silenzio.

— Si dice — ricominciò poi Ivan Ivanovic — che tre re hanno dichiarato la guerra al nostro imperatore.


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