Pagina:Gogol - Taras Bul'ba, traduzione di Nicola Festa, Mondadori, Milano, 1932.djvu/403

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UNA VECCHIA AMICIZIA TRONCATA

mando, e come per dispetto andò a finire molto lontano, anzi addirittura al lato opposto (il che forse dipendeva dal fatto che a tavola c’erano stati molti svariati liquori), sicché Ivan Ivanovic andò addosso a una signora vestita di rosso, la quale per curiosità si era cacciata proprio nel mezzo. Questo prognostico non preannunziava niente di buono. Nondimeno, il giudice, per rimediare la faccenda, prese il posto del prefetto e, avendo tirato su col naso tutto il tabacco dal labbro superiore, spinse Ivan Ivanovic verso il lato opposto. In Mirgorod è questo il metodo usuale per far fare la pace; un metodo che somiglia un poco a un giuocare a palla. Appena il giudice si diede a spingere Ivan Ivanovic, subito l’altro Ivan Ivanovic, quello dall’occhio strambo, si puntò con tutta la sua forza e si mise a spingere Ivan Nikiforovic, dal quale il sudore grondava come dai tetti gronda l’acqua della pioggia. Nonostante entrambi gli amici opponessero ogni resistenza, furono tuttavia spinti l’uno verso l’altro, perché le due parti in azione ricevettero un notevole rinforzo da altri invitati. Allora li accerchiarono da ogni lato strettamente, e non li lasciarono, finché non si risolsero a darsi la mano l’uno all’altro.

— Dio vi assista, Ivan Nikiforovic e Ivan Ivanovic! Dite in coscienza, perché vi siete adi-


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