Pagina:Gogol - Taras Bul'ba, traduzione di Nicola Festa, Mondadori, Milano, 1932.djvu/95

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TARAS BUL'BA

dati, seni di donne tagliati, gambe scorticate fino al ginocchio alle persone poi lasciate in libertà - in una parola, di grossa moneta i cosacchi pagavano i debiti passati. Il superiore di un convento, informato del loro avvicinarsi, mandò di sua iniziativa due monaci a dir loro che non si comportavano come si deve, a ricordare che esisteva un accordo tra i Saporogini e il governo, e che essi distruggevano i loro obblighi verso il re e insieme calpestavano qualsiasi diritto delle genti.

— Dite a monsignore da parte mia e di tutti i Saporogini — disse il Koscevoj — che non abbia paura: i cosacchi non fanno altro che accendere la loro pipa e fumarsela.

E subito la magnifica abbazia fu avvolta dalle fiamme devastatrici e le colossali finestre gotiche guardavano sinistramente attraverso le ondate di fuoco che si aprivano loro dinanzi.

Frotte di fuggitivi, monaci, Ebrei, donne, accrescevano a un tratto la popolazione di quelle città in cui una qualsiasi speranza si poteva fondare sulla guarnigione e sulla guardia civica. Qualche soccorso spedito in ritardo dal governo di tempo in tempo, e consistente in pochi reggimenti di truppa, o non poteva piú trovare il nemico, o si era già perduto d’animo e al primo scontro voltava le spalle e volava via sui suoi


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