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IL MOLIERE 45
Isabella. (Ah traditor!) Signora, a voi chiedo perdono. (s’inginocchia)

Bejart. Alzatevi.
Isabella.   Non m’alzo, finchè vi vedo irata.
Foresta. (Sta a veder che Isabella ha fatto la frittata). (da sé)
Bejart. Alzatevi, vi dico.
Isabella.   Signora... (s’alza)
Bejart

SCENA VII1.

Moliere e dette.

Moliere. Fremano pur gli audaci, ardano d’ira il petto:

Al teatro, al teatro questa sera gli aspetto;
A voi mi raccomando, in vostra man l’onore.
Male o ben recitando, sta del povero autore. (alle donne)
Bejart. Mia figlia ha il mal di capo, di lei conto non fate.
Andate a coricarvi. (ad Isabella)
Moliere.   Oimè! Voi m’ammazzate, (alla Bejart)
Ah, per amor del cielo, figliuola mia diletta... (ad Isabella)
Bejart. Non recita, vi dico. Olà, parti, fraschetta. (ad Isabella)
Isabella. (Misera sventurata, che mi fidai d’un empio!
Oh sì, che quel ribaldo m’ha dato un buon esempio). (parte)

  1. Sc. VI dell’ed. Bett.