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LA FIGLIA OBBEDIENTE 495

Brighella. Con una gondola a quattro remi? Perchè no seu stada in camera?

Olivetta. Sono stata dal signor Conte. (da sè

Brighella. Sia maledetto1 el sior Conte. Se no trovo i bauli, semo rovinai. (part)

Ottavio. (Guarda dietro a Brighella con ammirazione.

Olivetta. Povera me! Avete sentito?

Ottavio. (Prende tabacco, e non risponde.

Olivetta. Possibile che Lumaca mi abbia assassinata?

Ottavio. (Seguita a prender tabacco.

Olivetta. Povera me! La mia roba!

SCENA X.

Arlecchino e detti; poi il Cameriere.

Arlecchino. El bucintoro dai trenta soldi l’è licenzià.

Olivetta. E la roba?

Arlecchino. Che roba?

Olivetta. E Lumaca?2 Oimè! Lumaca?... Non ha portati i bauli?

Arlecchino. Niente affatto.

Olivetta. Signor Conte, aiutatemi. E così? (al cameriere

Cameriere. La roba è andata.

Olivetta. Come?

Cameriere. Lumaca con la gondola a quattro remi è andato verso Fusina.

Olivetta. Oimè! sono rovinata.

Ottavio. (Passeggia senza parlare.

Arlecchino. (Quel che vien de tinche tanche, se ne va de ninche nanche3). (da sè

Olivetta. Signor Conte.

Ottavio. (Passeggia come sopra.

  1. Pap. aggiunge: anca.
  2. Segue nell’ed. Pap.: «Arl. E el baule? Oliv. In barca?... Lumaca?... Non ha portati ecc.».
  3. Proverbio che significa: La roba male acquistata, malamente si perde. [nota originale]