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186 ATTO SECONDO


merito più degli altri, si avvilisce per causa dell’ostinazione e dell’ignoranza. Non vedo l’ora che sia terminata questa mia lite, non vedo l’ora di vincerla. Voglio premiare colla mia dote il merito di chi studia. Vedrà don Fausto i frutti dell’ozio e gli effetti delle sue impertinenze.

Io gli dirò, s’egli d’avermi aspetta,

Barbaro, discortese, alla vendetta.



Fine dell’Atto Secondo.