Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1913, XVI.djvu/354

Da Wikisource.
348 ATTO QUARTO
Siete un uomo d’onore, e sono assicurato

Che l’onor della dama sia da voi rispettato.
Fernando. Bene; colà ti aspetto.
Fabrizio.   Molto non tarderò.
Fernando. Guarda, se tu m’inganni, che giungerti saprò.
(Nel caso in cui mi trovo, mi giova ogni speranza.
Goderò, se mi riesce, frenar la sua baldanza).
(da sè, e parte)
Fabrizio. Fidati pur di me, vedrai quel che ho pensato.
Il ciel mi diè il consiglio, il ciel mi ha illuminato.
Vo’ salvar l’innocenza, svelando il traditore.
Benchè povero nato, l’idolo mio è l’onore. (parte)

Fine dell’Atto Quarto.