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158 ATTO QUINTO
Policrate. Ah! Statira!

Statira.   Che rechi?
Policrate.   Apportatore
Son di triste novelle.
Statira.   Oh dei! qual nuovo
Infortunio ci accade!
Policrate.   Il ver pur troppo
Vanto io sol di saper.
Statira.   Mi trema il core.
Policrate. Alessandro di Dario è vincitore.
Statira. Altro non sai?
Policrate.   Ti sembra
Novità indifferente?
Statira.   È nuova tale
Di cui piena è la reggia; e tu presumi
D’esserne il solo apportator?
Policrate.   Mi basta
Che conosci, che vedi,
Che verace son io più che non credi.

SCENA II.

Lisimaco e detti.

Lisimaco. Principessa, mi spiace (quasi correndo

Essere il primo apportator funesto
Di spiacevole nuova al tuo bel core.
Alessandro di Dario è vincitore.
Statira. Tardi venisti a simulare, ingrato,
Il piacer che ne provi. È già diffusa
La novella per tutto.
Lisimaco.   Ecco una prova,
Quando ognuno lo sa,
Ch’io non soglio narrar che verità.