Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1928, XXVI.djvu/180

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178 PARTE PRIMA
Melinda. Perdere il tempo invan.

Ranocchio.   Signor, io dubito...
Melinda. Di che? di che?
Ranocchio.   Di qualche anteparistasi.
Melinda.   Oh che sproposito
  Da ignorantissimo!
  Mi fate ridere:
  Ah ah ah ah!
Ranocchio. (Questo riso m’annoia). Orsù, sentitemi,
11 licor beverò, ma compiacetevi
Di berne prima voi.
Melinda.   (Non bevo tossico).
Signore, perdonatemi,
Bever non dee la medicina il medico.
Ranocchio. Vi parlo schietto e libero,
S’accresce il mio timore, io vuo’1 vedervi
A berne2 prima voi.
Melinda. Quest’è impossibile.
Ranocchio. Perchè?
Melinda.   Perchè egli è arsenico.
Ranocchio. Oimè, son sassinato.
Melinda, moglie mia, correte presto,
Melinda, mi lasciate in abbandono?
Melinda. Se cercate Melinda, io quella sono.
Ranocchio. Come?
Melinda.   Sì; nauseata3
Dalla vostra pazzia, vi preparai
Medicina opportuna ai vostri guai.
Ranocchio. Traditrice così?... 4
Melinda.   Non siete buono
Nè per voi, nè per me. Credei ben fatto
Il mondo liberar da un lazzaretto.

  1. Nella prima stampa (1735) e nell’ed. Tevernin (t. IV, 1753): io voglio.
  2. Nella prima stampa: di berne.
  3. Nella prima stampa e nell’ed. Tevernin: Sì nauseata ecc.
  4. Ed. Zatta: Traditrice, così?..