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236 PARTE SECONDA
El sarà de gran stima.

Oh gran mi per capir tutto alla prima!
Narciso, èla vegnua?
Narciso. Strissimo no. (di dentro
Zanetto. Che gran pazienza gh’ò! 1
Donca Londra e Madrid: voggio vardar
Se i ha serà el contratto.
La Corte si è partita per campagna...
Oh che spropositazzo!
La Corte colle gambe! oh che strambazzo!
Narciso.
Narciso.   La comanda.(esce
Zanetto.   Èla vegnua?
Narciso. Strissimo no.
Zanetto. (Che mamera monzua 2!)
Genua. 3 Coss’è sta Genua?
Narciso. Una città.
Zanetto. Sono arrivate in porto
Quattro navi di Spagna. In che maniera?
Come vale le nave in quel paese?
Narciso. Per mar, come a Venezia.
Zanetto. Ghe xe dell’altro mar?
Gh’è delle nave fora de Venezia?
Narciso. Lustrissimo, sior sì.
Zanetto.   Mi no lo credo,
Ti me la vuol pettar 4.
Mo varda se la vien.
Narciso.   Torno a vardar.(si ritira
Zanetto. Venezia. Oh vôi sentir se ghe xe suso
El ponte da Rialto 5,
Due bastimenti Inglesi han preso porto.

  1. Valvas. e Bett.: Che pacienza che gh’è!
  2. Mamara (vol. XV, 20, n. 1) corrisponde a mamao e a mamo: v. Patriarchi e Boerio. Altrove il Goldoni dice canapiolo monzuo (vol. II, 144), vecchia monzua (XVI, 115).
  3. Genova.
  4. Attaccare; e qui darla ad intendere.
  5. Così tutte le vecchie stampe. Solo Savioli ha: di Rialto.