Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
240 | PARTE SECONDA |
SCENA IV.
Narciso e Dorilla.
Narciso. Ho trovà sta invenzion
Per far che 'l vaga via.
Dorilla. Bravo, bravissimo.
Narciso. Diseme, vita mia,
Cossa v’halo dona?
Dorilla. Mirate questa
Scattola tutta d’oro.
Narciso. Consegnemela a mi, la liogherò,
E quando la vorrè, ve la darò.
Dorilla. Sì, sì, prendete pure,
Io non la voglio adosso.
Narciso. (Questa la sarà bona
Per comprar tanto zucchero all’ingrosso).
SCENA V.
Zanetto e detti.
Zanetto. Dove diavolo xe sto forestier?1
Nol trovo in nissun liogo.
Narciso. El s’averà stufà,
E a far i fatti soi el sarà andà.
Zanetto. Me despiase dei bezzi... Eh, non importa.
Va via, ma senti ben:
Se i vegnisse a portarme anca un milion,
Dighe che no ghe son.
Narciso. Ella sarà servida. (parte
Zanetto. La perdona
Se l’ho fatta aspettar. Donca, patrona,
- ↑ Nelle edizioni del Settecento, precedenti all’ ed. Zatta, nelle quali non esiste la divisione in scene, c‘ è a questo punto un’ didascalia: torna.