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Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1929, XXVII.djvu/192

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184 ATTO PRIMO
Drusilla. Ritirati, ch’ei viene.

A chi vuole goder, soffrir conviene.
Lindoro. Legge crudel dei poveri meschini!
Gran brutta cosa è il non aver quattrini1! (si ritira

SCENA XIV.

Drusilla, Belfiore e Lindoro in disparte.

Drusilla. Venga, venga, signore;

Ben venga il più bel fiore
Degli uomini di garbo e di virtù,
Scorno della più fresca gioventù.
Belfiore. Cara Drusilla, voi mi consolate,
Ma temo che adulate
Per troppa cortesia...
Drusilla. Vi dico il ver, su l’innocenza mia;
Ma voi di me piuttosto
Vi prenderete spasso; (fingendo tenerezza
Vorrete innamorarmi
Col pensiero crudel d’abbandonarmi.
Lindoro. (Troppo, troppo)2.
Belfiore.   Drusilla,
Mi fate intenerire...
Io mi sento morire...
Vi giuro fedeltà.
Drusilla. Di questa verità
Qual segno a me darete 3?
Belfiore.   Ecco la mano.
Drusilla. L’accetterei, signore;
Ma se vuota è la man, non credo al core.
Lindoro. (Brava, brava!)
Belfiore.   (Caduta è sul proposito.

  1. Ed. Verona: Gran brutta cosa è non aver quattrini.
  2. Ed. Verona: “Lind. (troppo troppo, Drusilla). - Belf. Drusilla, voi mi fate intenerir, - Io mi sento a morir ecc.”.
  3. Ed. Verona: Qual segno me ne date?