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Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1929, XXVII.djvu/208

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200 ATTO SECONDO
Chi fingere non sa, non vai un cavolo,

Noi donne ne sappiam più assai del diavolo.
Belfiore. Dove siete, Drusilla?
Dove mai vi cacciate?
Sul più bel m’impiantate?
Drusilla.   Eccomi qua.
Belfiore. Non mi fate penar, per carità.
Drusilla. Ma da me che volete?
Belfiore. Cara, voi lo sapete,
Stringervi fra le braccia
Col nodo marital. La donazione
Fatta per questo v’ho.
Drusilla.   (Quanto è minchione!)
Per far i matrimoni
Vi voglion testimoni,
Altre solennità voglionvi ancora.
Non si può far per ora.
Belfiore.   Ed io mi sento
Struggere per la pena ogni momento.
Drusilla. Cancaro! siete vecchio,
Ma avete del gran foco!...
Siate più buono, ed aspettate un poco.
Belfiore. Ma se aspettar non posso;
Ma se ho l’inferno addosso;
Se mi sento abbruciar...
Drusilla.   Uh poverino!
Acqua fresca, acqua fresca.
Belfiore.   Eh, vi vuol altro.
Drusilla. E che mai vi vorria per consolarvi?
Belfiore. Stringere il matrimonio, ed abbracciarvi.
Drusilla. Voi mi amate dawvver?
Belfiore.   Crepo per voi.
Drusilla. Sospirate per me?
Belfiore.   Divento matto,
Smanio, peno, deliro.