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206 ATTO TERZO
  Va ognor passando di pene in pene,

  Quella che viene peggior si fa.
  Povero core, core infelice,
  Forse il dolore t’ucciderà. (parte

SCENA II.

Rosmira ed Ergasto.

Rosmira. Ergasto, che vi par? Può ritrovarsi

Debolezza maggior?
Ergasto.   Non vi stupite.
La maggior parte delle donne ha questo
Vergognoso difetto. Allorché in esse
Passò la fresca età, nè più soccorso
Hanno dalla bellezza,
Si pongono a tacciar d’insipidezza
Le giovanette, e in pregio
Pretendono avanzarle1
Affettando di spirito presenza,
Che in fondo altro non è che maldicenza.
Rosmira. Detesto un tal costume, e lo compiango
Nella mia zia. Ma udiste?
Non vuol farci felici,
Sinché marito ella non trova.
Ergasto.   Io voglio,
O Rosmira, sperar che di Belfiore
Il genio la vedrete
Tosto impegnar, ond’ei la prenda in moglie.
Egli a tutte s’adatta, e facilmente
Ella i suoi anni soffrirà.
Rosmira.   Si mostri
Favorevole il Cielo a’ desir nostri.

  1. Nel testo: d’avanzarle.