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ch’ella ha dovuto lasciare per sempre. Allora la piccola è presa dal panico folle come chi è trascinato alla morte. Ha di fronte la severa Marchesa di Salmour, l’arcigno Ambasciatore di Sassonia. Si vede sola, perduta, si protende forsennata verso la folla invocando soccorso.

Maman! maman!

E nella folla l’hanno udita le madri: molte donne s’accalcano tra le ruote, impediscono quasi alle carrozze di procedere, stringono le piccole bianche mani convulse.

Povra masnà!

Che Dio at giuta!

Fate corâge!

Arvedse ancoura!

Arvedse prest!

Ma i cocchieri sferzano i cavalli; il convoglio s’affretta, fende la folla, procede di corsa, è sul ponte, è oltre il fiume, dispare....

Il Duca di Sassonia fu ottimo sposo per la bela Carolin.

Il 17 marzo scriveva alla Regina ringraziandola del dato consenso e della conseguita felicità. “Aussi tous mes désirs ne tendront-ils qu’a me rendre digne de bontés d’une prin-