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parte seconda - capitolo xxiii 379


La Ricci rispose a tutto ciò con un semplice sospiro, che mi fece ridere. — Siete voi innamorata? — diss’io. — Se siete presa dall’amore, non averò maraviglia, e solo mi rincrescerá d’esser venuto ad ascoltare un male che non è suscettibile di consiglio. Confessatelo, e me ne vado.

— Oh, innamorata! — rispose la Ricci. — Son ben io quella donna che s’innamora!

— Se dite la veritá e se non siete innamorata, posso darvi de’ consigli e voi potete eseguirli, se volete — diss’io. — Avete voi ricevuti regali di costo da quel signore?

— Niente — rispose ella, — fuori che una picciola catenella d’oro di Napoli da orologio e un manicotto moderno di raso con qualche ricametto.

— Questi non sono — diss’io — legami considerabili, né per quel signore né per voi. Potete scrivere al Gratarol un viglietto civile per questa forma: — «Le di lei visite, che m’onorano, cagionano nella indiscreta compagnia comica a cui servo, di quelle infamatrici dicerie che lacerano la mia riputazione, e mi trovo esposta a frequenti brutali irragionevoli rimproveri e a delle punture che trafiggono l’animo mio. La comica malignitá, forse per invidia, annerisce il mio onore con lubricitá di lingua per tutte le famiglie dove ho pratica. Lei, mio signore, non è in debito di conoscere le circostanze d’una povera giovine comica, isolata nel mezzo a una teatrale combriccola che cerca di opprimerla. Conosco lei per un signore generoso, prudente e discreto, e perciò oso di supplicarla ad astenersi di visitarmi. Ella saprá vedere ch’io chiedo in grazia una privazione che a lei è di sollievo e a me è di discapito; e tuttavia attendo gli effetti della mia necessaria preghiera, assicurandola della mia venerazione e della mia inalterabile stima e riconoscenza».

— Un tal viglietto — proseguii — non può offendere il signor Gratarol, e sono certo che un animo nobile e discreto deve aderire ad una tale civile richiesta nel caso vostro. Per fargli conoscere la vostra delicatezza, potrete spedirgli uniti al viglietto i due regali ch’egli v’ha fatto. Egli non è d’un carattere certamente d’usare la viltá di trattenerli. Se per sorte avvenisse una