Pagina:Grammatica Sanscrita - Giovanni Flechia.djvu/115

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EI TEMI «fan, umga U3J3 , ma ut? 3T3 ■ E però da notare che in questi casi debolissimi: a) frita (= frifg -+- uro), che va a sghimbescio, in luogo di passare in frigi?, cambiasi in frigg, cosi sostituendo frig? (per eufonia fin?, v. §. 76) a frifg; b) (da 37-t- 33J volto in su, fa 3gì?, coinè se fosse 3?ro (= 3#-+■ 3TOx). Quanto alla rimanente declinazione di» siffatti temi al mascolino non accade avvertire altra singolarità, se non che ne’ casi senza desinenza (Nom. Voc. Sing.), il gruppo g passa in t conforme al §. 54,3. Serva per tipo di declinazione 333 , m., posteriore, a cui s’ag- giugne, come anomalo nella formazione del tema pe’ casi debolissimi, fìnta > m., che va a sghimbescio. MASCOLINO. Singolare. Duale. Plurale. N. V. HiU3- 37731 HrlTO? frita frfhfa finta» Acc. — 3rfÌ3H frlta? •— fagg» Strum. 37Ì3T 37TO3T3 37rfta3 friggi fritaVTH frita»» Dat. 37Ì3

3ro«m frigg

fintar» Abl. VriÌ3H

fHxg?

Gen.

3 rii fati \ 37Ì3T?

fintai? fuggì» Loc. 3rflfd

313? fffgfg

fari? Il tema femminile si forma aggiungendo ^ al proprio de’ casi debolissimi (v. §. 97, II, 1, b), onde p. e. da 333 si fa sfarò, da fritav friggi, che si declinano come qgì (v. §. 137). 11 neutro fa al Nom. Voc. Acc. Sing. 371 ai, friri?, Duale 37taì, friwf, Plur. 37ta, fririta.