Pagina:Grammatica Sanscrita - Giovanni Flechia.djvu/196

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ONE. 187 8) La Classe Vili aggiugne q alla radice, onde p. e. w»,, distendere, diventa w? (v. §. 286). 9) La Classe IX alla radice aggiugne » ovvero, secondo il §. 4lt c, za, onde p. e. ?, congiungere, diventa ?» (v. però il §. 291). LO) La Classe X aggiugne ur» 1 alla radice e rinforza inoltre la vocal radicale, gunandola se non è finale e vrid- dandola se è finale od è un r seguito da una sola consonante (v. §. 19), onde p. e. rubare, diventa -tari» , rò, passare, »rù» (mài -+- aja, v. §. 25, a), zrz , fendere, Le due Coniugazioni Cardinali (I e II). §. 239. Le dieci classi, di cui al §. 258, possono raccogliersi sotto due Coniugazioni cardinali, a) La Coniugazione I abbraccia i verbi primari il cui tema de’ tempi speciali finisce in r e perciò le Classi I, IV, VI, X (v. §. 258). Ne seguono l’analogia tutti i verbi derivati, tranne l’Intensivo I. b) La Coniugazione II comprende i verbi primari il cui tema de’ tempi speciali non termina in » e perciò le Classi II, III, V, VII, Vili, IX (v. §. 258). Ne segue l’analogia l’Intensivo I. Desinenze in generale. §. 260. Quanto alle desinenze in generale è da notare che: \) la pers. 1 Sing. (tranne l’Imperat. e il Perf. radd. del Parasm. e tutto l’Atman.) e Plur. ha per carattere ?, (1) Questo r» si considera dai grammatici indiani come nato da g gunalo in 7 H- un » analogo a quello delle classi I e VI, = r» (= e-t-a). La classe decima i cui temi si formano in tutto ad analogia di quelli del Causale (v. Verbi derivati) contiene verisimilmenle verbi causali passati ad avere il significato di verbi primitivi.