Pagina:Grammatica Sanscrita - Giovanni Flechia.djvu/232

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de’ tempi generali. 22.3 5) Avvcrtansi : a) quanto a gm, scuotere, il §. 4j> ec~ cez. i, onde p. e. goffri (e non gnunfri), ma gorra ( 2 pers. Sing. Imperai.); b) quanto a rii, distrurre, il §. 70, V, onde p. e. «rifaifri, «rifafora. TEMPI GENERALI. §. 293- Ne’ COSÌ detti TEMPI GENERALI (cf. §. 258), Ciò sono il Perfetto, l’Aoristo, il Futuro I, il F11- turo II, il Condizionale e il Precativo(v. 257): -I) Cessano i caratteri delle classi coniugative proprie de’ tempi speciali, di cui al §. 258, e a fondamento della coniugazione subentrano le così dette radici (cf. §§. 89, 254 ). Eccezioni. Conservano il tema proprio de’ tempi speciali : a) di necessità i verbi della classe 10; b) ad arbi- bitrio i verbi di cui al §. 270, III. — Vedi inoltre il §. 311, 2. 2) Le radici uni, spingere, , mangiare, «?, essere, ro?, narrare, ?, parlare, vengono, quando ad arbitrio e quando di necessità, secondo cbe sarà ne’ luoghi proprii specificato, rispettivamente surrogate dalle equivalenti rii, WT, (cf- §• 3o7, 13). 3) Si avvertano principalmente: a) circa le desinenze in generale il §. 260; b) pe’ temi finiti ili consonante dinanzi a consonante i §§. 29 e segg.; c) quanto all’? ( %) copulativa i §§. 250-262; d) i §§. 242-249.