Pagina:Grammatica Sanscrita - Giovanni Flechia.djvu/85

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I; DEI CASI. queste vocali e la desinenza inseriscono 3 (o rrr, secondo il §. 41, c), omle [». e. mfr, 33, e qr| fanno qrfrw, 3333 , qrgrrr? (ovvero, secondo V, fare). II. I temi .finiti in r (i. soli che distinguano questi due casi) pigliano: a) all’ablativo la desinenza rrr, con cui I'r finale del tema i'ondesi, secondo il §. 21, 2, a, in ritt, onde p. e. gq, m. n., fa ?3T3 ; b) al genitivo la terminazione «r, onde Falli. I temi femminili terminanti in semplice vocale comunemente prendono la desinenza rt7, onde p. e. qfa, 33 , qfq, rig, rii e 3 fanno trtr, qyrm, 3T3T3, rimr? (ovvero, secondo IV, qfa, riqfa), f73T3, e g3T3x (ovvero, secondo T, b, fini?, gqg). Osservazione. I temi femminili in un dinanzi ad un? inseriscono, per causare l’iato, la semivocale 3, onde p. e. 3T3T fa 3J3T3T3 ■ IV. I mascolini e, ad arbitrio, i femminini terminanti in g od 7 gunano la finale e pigliano per desinenza soltanto la sibilante 3, onde p. e. qrfri, m., 317, m., qfri, f., rig, f., fatino qfa, Tnita, qfax, riqfax (ovvero, secondo III, 313T3, 3T3T3). V. I mascolini, i femminini e, ad arbitrio, i neutri in qr cambiano, senza più, questa loro finale in 7t, onde p. e. fqg, in., 35, fi, qrg, n., fanno fq?, 3T7T, 3?? (ovvero secondo T, c, qrgirrq). Locativo. §. -108. I. Come ne’ precedenti due casi (v. §. 107), di necessità per alcuni e per altri ad arbitrio, pigliasi la desinenza R3 da temi d’ogni genere (v. §. 107, I), e la terminazione rt3 solo da femminili (v. §. 107, III), cosi nel locativo prendesi colle stesse avvertenze da que’ primi (v. §. 107,1) la desinenza g e dai secondi (v. §. 107, III) il finimento rt3, onde que’medesimi temi (v. §. 107, I, III),