Pagina:Grammatica Sanscrita - Giovanni Flechia.djvu/88

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formazione dei casi. 79 temi finiti in consonante o dittongo e nei monosillabi in | od ra, Acc.; e tutti e tre sempre e in tutto .nel neutro ; 2) Dat. e Ablativo. Nominativo e Vocativo. §. 414. I. La desinenza di questi casi pel mascolino o femminino è rare, onde p. e. gre, m., grer, fi, *<ff, L, vt, f-, rev, fi, L, fag. in., rerarr, m., rerg, £, fanno greT* , m. f., rerare , farere, retrere, grere, farer* (con gunamento di rej, v. §. 19), reugre, rerrere. Osservazione. I terni maschili o femminili in g od ra gu- uano queste vocali, onde p. e. rerfa, m., fare, f., rerg, m., òg, f., passando in refa, rag, rerret, faft, fanno colla desinenza rare rarerera, rarererax, reTrerere, farrera; (v. §. a5). II. I neutri pigliano la desinenza g, onde p. e. rafat, che ha bella voce, fa refan;. ' o Osservazioni. \. I temi finiti in vocale (ra g re gj) fra questa e la desinenza inseriscono re (0, secondo il §. l\i, o, ra) e allungano la lor finale, onde p. e. sire, rerfr, rag, rag, fanno greTfre, rerrtfra, ragfa, rergfra- 2) I temi finiti in consonante (che non sia nasale, nè semivocale, nè gruppo cominciante da nasale) dopo l’ultima loro vocale inseriscono una nasale omogenea colla seguente lettera, e perciò ra dinanzi a gutturale, re dinanzi a palatina, ut dinanzi a cerebrale, re dinanzi a dentale od alle semivocali r (v. 5, b), re dinanzi a labiale, *■ dinanzi a sibilante 0 ? (v. §. 11, a), onde p. e. rarereg, onnipotente, ragre, sangue, rare?, g^re, che difficilmente ottiene, farai re re, che mangia una boccata, fanno rarefa^ ragrra, ragf??, faufafre; mentre resti re, quieto,

  • far, che ha bella voce, rafgra? ohe molto offende, fanno,

senza inserzione di nasale, regTfa, gfafr, raffare. 3) Questa inserzione di nasale: a) non ha luogo in temi formati da desiderativi od intensivi, onde p. e. fanfare (dal desici, di reg), che desidera di leggere, fare? (dall’intens. di fa?), che molto fende, fanno fa refa fa (v. §. 48, III, c) faref? ; b) può 80 FORMAZIONE DEI CASI.