Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/122

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strano che la stessa proposizione può comprendere ambo le comparazioni di egualità e di quantità , e sottintendere uno' dae termini ; però nel quarto esempio è tolto come ; nel quinto, così e quanto. Son cose ben degne di noia; perchè i modi che escono dell' ordinario constituiscono l'eleganza. Il Davanzati dice: Ogni ifiìiaggio piglia scambiewlmente Tjìhtti terreni^ quanto possono i suoi coltivare; ma qui non. mi par poter giustificare la discordanza; perchè egli' poteva dire o tanto terreno^ quanto^ o tanti terreni^ guanti^' come forse egli scrisse» I . Quanti nella sala erano parafano uomini adorna' brati. B* n. S/ per la sua nobiltà j e sf per la sua scienza 9 cìttadinescaniente ^is^easi. B. 3. La ricchezza^ piena di mil-^ le sollecitudini ^ e ^altrettante catene occupata^ nelle fortissime rocche teme V insidie. B. 4* ^^ ^on so a che io mitegnOj che io non vegna laggià^ e deati tante bastonate , qojNTO io ti i^eggia muos^re. B. 5. Cignesi con la coda tante v<dte^ quantunque gradi mol che già sia messa. D. 6. Fede portai al giù f Jose (^zió tanto^ ch^ i ne perde^ le 9eneé ipolsi.h. Per ben comprendere il ^tta/i^i del primo esempio, con- ▼ien supplire le parole intese cosi in quello come in simili idiotismi ; tutti cioè tanti uomini quanti erano nella sala parevano ecc* La particella sìj ripetuta nel secondo esempio, non è altro che il primo termine così abbreviato e replicato. Dicendo sì per la sua nobiltà^ come per la sua scienza ecc., si vede chiaro la comparazione • La parola altrettante del terzo esèmpio compbsta àialtré e tante è un altro termine di comparazione, il cui corrispondente quasi sempre si sot«  tintende; quindi la piena eostruzione è occupata daltret-^