Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/227

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I pronomi oosM^ costei^ e il lor plurale co$toro^ ser<- vono a dimostrare la persooa ole persone vicine di cbv par- la ; coìuir colei^ e il plurale colpro^ disegnano persone di- stanti e da chi parla, e da cui si parla* Qoesti pronomi pos- sono rappresentare agente e oggetto « e si possono adCom* pagliare con le preposizioaL V'ò anche cotestui che dinota la persona vicina di colui a coi si parla; ma non è in oso. Se si volesse badare alia liogoa che si sente comunemente que- sti bellissimi vocaboli sarebbero quasi tutti foor d* uso ; e tanto per costume abbiam fatto T orecchio ai soli aggettivi dimostrativi, che son certi i quali tengono i pronomi costui e costei ingiuriosi a cui disegnano ; ma poco mi curo io di quel che si dica parlando, pur che non si sdegnino scrivendo. I • Costei non potea lo sdegno dello animo porre in terra* B. 2. Costui ^ che io w cercando , quantunque sia di bassa condizione^ mostra assai bene (Tessere (Talto sen- no. B. 3. Chi sarebbe cowi che noi credesse? B. 4* ^S^ » esaudisce coloro che^l priegano. B« 5« Miseri Qaszii che con le pecore hanno óonmne cibò I D. Costui^ costei^ e costoro^ si usano anche ad accennare le ■ persone che formano il soggetto del discorso; e come que- sti pronomi fisicamente dimostran le persone più vicine al- la vista , così nel senso astratto , disegnano quelle che già sono state nominate, essendo elleno presenti alla immagi- nazione. Per lo contrario colui^ colei^ e coloro^ pronomi che, sensibilmente, mostrano gli oggetti lontani, quando rappresentano il soggetto del discorso, dinotan persone che sono da nominarsi, per esser quelle ancora lontane alla im- maginazione, almeno di chi ode; e quindi, in questo secon- do caso , son sempre seguiti da che , e da una espressione