Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/357

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33o ORSO^ Voce usata ad animar alcuno, siccome quella che comprende or legate su. Orsa! giovani^ assaltiamo virilmente e con allegra fronte questi dormiglioni. F, uh uh uh Segno d^orrore. Uh! che domin sarà! oh! i^oi gridate che i^oi parete proprio un arros^ellato. G» Uhi uhi trista a mei mi minaccia di cascarmi gli occhi! F« Guai da guaio» grido di dolore che fa il cane. Si usa per segno di minaccia in tuono esclamativo. Guai a te^ mar-tal generazione, che sempre ti sforzi di montare ad alto! cioè a te converrà trarre guaim ST^l Voce di sorpresa con cui sMmpone silenzioi dal verbo stare* Ma^ sta i che grida son quelle? cosi I Si usa questa roce in proposizióni esclamative; per esempio, Così non fossi io mai in questa terra venuto! F. ma ella è pur tuttavia il medesimo termine di comparazione trattato altrove; come si scerne dal seguente esempio Così fossetta impiccata^ come s’è avveduta de* danari che io ho trovati I G.