Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/306

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V 1930: (miscellanea) 299 collegati alle sue reminiscenze delle parole del Taramelli; il voler distinguersi dal 48 che in Toscana non aveva lasciato buon ricordo tra i contadini, la distinzione tra Diritto e Grazia ecc. Ricordare che qualcosa di simile pensavano i preti e i contadini coinvolti col Malatesta nel processo delle bande di Benevento. In ogni caso, nel caso del Lazzaretti, airimpressionismo letterario, dovrebbe succedere una certa analisi politica). Cfr Quaderno 25 (xxiii), pp. 11-14. § (13). I nipotini di padre Bresciani. Alfredo Panzini: La Vita di Cavour. La Vita di Cavour del Panzini è stata pubblicata dal- l’«Italia Letteraria» nei numeri dal 9 giugno al 13 ottobre 1929. A tutt’oggi (30 maggio 1930) non è stata raccolta | in volume *. Nel- 10 r« Italia letteraria» del 30 giugno è pubblicata col titolo Chiarimento una letterina inviata dal Panzini in data 27 giugno 1929 al direttore del «Resto del Carlino». Il Panzini, con stile molto seccato, si lamenta per un commento molto piccante pubblicato dal giornale bolognese sulle due prime puntate della sua Vita di Cavour, che veniva giudicata «piacevole giocherello» e «cosa leggera». Il Panzini scrive: «Nessuna intenzione scrivere una biografia alla maniera romanzesca francese. Mia intenzione scrivere in stile piacevole e drammatico, tutto però documentato. (Carteggio Nigra-Cavour)». Altri accenni del Pan- zini non si capiscono bene; bisognerebbe conoscere il commento del « Resto del Carlino » al quale egli risponde2. L’episodio vale, perché alcuni si sono cominciati ad accorgere che queste scritture del Panzini ormai sono stucchevoli e mostrano la trama: la stupidaggine storica del Panzini è incommensurabile: è, il suo, un puro gioco di parole, che sotto un’ironia di maniera fa credere di contenere chissà quali profondità: in realtà non c’è nulla oltre le parole: è un nuovo stente- rellismo che si dà l’aria di machiavellismo. Un’altra puntata diretta al Panzini certamente ho letto nella «Nuova Italia»: si parla di vite di Cavour o di altri scritti come si scriverebbe la vita di Pinocchio3. In realtà non è che lo stile del Panzini sia « piacevole e drammatico»; egli rappresenta la storia come una «piacevolezza»; la sua « drammaticità » consiste nel rappresentare le cose serie come discorsi di farmacia in cui il farmacista è Panzini e il cliente è un altro Panzini: La Vita di Cavour del Panzini mi servirà per fare una raccolta di luoghi comuni sul Risorgimento (il Panzini è tutto una miniera di luoghi comuni) e per trarne documenti del suo gesuitismo letterario. Cfr Quaderno 23 (vi), pp. 37-38. § (14). Storia della classe dominante e storia delle classi subai- terne. La storia delle classi subalterne è necessariamente disgregata

ed episodica
c’è nell’attività di queste classi una tendenza allunifica-

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