Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/409

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402 QUADERNO 3 (xx) Crusca? Essa ha certamente cambiato carattere: pubblica testi crìtici ecc., ma il Dizionario in che posizione si trova nei suoi lavori?) ® § ( 146 ). Kipling. Potrebbe, l’opera di Kipling, servire per criticare una certa società che pretenda di essere qualcosa senza avere elaborato in sé la morale civica corrispondente, anzi avendo un modo di essere contradditorio coi fini che verbalmente si pone. D’altronde la morale di Kipling è imperialista solo in quanto è legata strettamente a una ben determinata realtà storica: ma si possono estrarre da essa immagini di potente immediatezza per ogni gruppo sociale che lotti per la potenza politica. La « capacità di bruciar dentro di sé il proprio fumo stando a bocca chiusa» ha un valore non solo per gli imperialisti inglesi, ecc. ♦ « $_( 147 )• Intellettuali italiani. Carducci. La signora Fo- scarina Trabaudi Foscarini De Ferrari ha compilato due volumi, Il Pensiero del Carducci (Zanichelli, Bologna), di tutta la materia contenuta nei venti volumi delle opere del Carducci in forma di indice analitico-sistematico dei nomi e concetti trattati. È indispensabile per una ricerca delle opinioni generali del Carducci e della sua concezione della vita. (Cfr l’articolo di Guido Mazzoni, Il pensiero del Carducci attraverso gli indici delle sue opere nel «Marzocco» del 3 novembre 1929) \ » §(148). Carattere popolare-nazionale negativo della letteratura italiana. Nel «Marzocco» delTn novembre 1928 è contenuto un articolo di Adolfo Faggi, Fede e dramma *, in cui sono spunti che interessano questo argomento. Il Faggi dà gli elementi per istituire un confronto tra la concezione del mondo di Tolstoi e del Manzoni, sebbene affermi arbitrariamente che i «Promessi Sposi corrispondono perfettamente al suo (del Tolstoi) concetto dell’arte religiosa» esposto nello studio critico sullo Shakespeare: «L’arte in generale e in particolare 1 arte drammatica fu sempre religiosa, ebbe cioè sempre per iscopo di chiarire agli uomini i loro rapporti con Dio, secondo la comprensione che di questi rapporti s’erano fatta in ogni età gli uomini più eminenti e destinati perciò a guidare gli altri... Ci fu poi una