Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/510

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-1932: (miscellanea) c. 5°3 sviluppato per la vita dei campi. Anche il regime dei cibi ha un’importanza, ecc. ecc. Ecco perché molti del « popolo » pensano che nella difficoltà dello studio ci sia un «trucco» a loro danno; vedono il signore (per molti, nelle campagne specialmente, «signore» vuol dire «intellettuale») compiere con scioltezza e con apparente facilità il lavoro che ai loro figli costa lacrime e sangue, e pensano ci sia un « trucco ». In una nuova situazione politica, queste quistioni diventeranno asprissime e occorrerà resistere alla tendenza di rendere facile ciò che non può esserlo senza essere snaturato. Se si vorrà creare un nuovo corpo di intellettuali, fino alle più alte cime, da uno strato sociale che tradizionalmente non ha sviluppato le attitudini psico-fisiche adeguate, si dovranno superare difficoltà inaudite. Cfr Quaderno 12 (xxix), pp. 9-12. § (56). Machiavelli e V«autonomia» del fatto politico. Quistione del machiavellismo e antimachiavellismo (ogni vero « machiavelli- co » incomincia la sua attività politica con una confutazione in forma delle dottrine del Machiavelli: es. i gesuiti e Federico II di Prussia). Importanza della quistione del machiavellismo nello sviluppo della scienza della politica: in Italia, almeno, la scienza politica si è sviluppata su questo tema. Costruire una bibliografia critica sull’argomento. Che significato ha la dimostrazione fatta, in modo compiuto, dal Croce, dell’autonomia del momento politico-economico? Si può dire che il Croce non sarebbe giunto a questo risultato senza l’apporto culturale del marxismo e del materialismo storico? Ricordare che in un punto (vedere) il Croce dice di maravigliarsi del come mai nessuno abbia pensato di dire che il Marx ha compiuto, per una classe moderna determinata, la stessa opera compiuta dal Machiavellil. Da questa posizione incidentale del Croce si potrebbe dedurre la poca giustezza della sua riduzione del materialismo storico a un mero canone empirico di metodologia storica? Altre quistioni: data l’autonomia della politica, quale rapporto dialettico tra essa e le altre manifestazioni storiche? Problema della dialettica in Croce e sua posizione di una «dialettica dei distinti»: non è una contraddizione in termini, una «ignorantia elenchi»? Dialettica può darsi solo degli opposti, negazione della negazione, non rapporto di «implicazione». L’arte, la morale, la filosofia « servono » alla politica, cioè si « implicano » nella politica, possono ridursi ad un momento di essa e non viceversa: la politica distrugge l’arte, la filosofia, la morale: si può affermare, secondo questi schemi, la priorità del fatto politico-economico, cioè la « struttura » come punto di riferimento e di « causazione » dialettica, non meccanica, delle | superstrutture. Il punto della filosofia crociana su cui bisogna far leva mi pare appunto la sua così detta dialettica dei distinti; c’è una esigenza reale in questa posizione, ma c’è anche una contraddizione in termini: occor- 33 33 bis 5°4 f QUADERNO 4