Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/527

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xill) volto, non avrebbe saputo dare un’impressione tanto penosa d’infinita mestizia come con questa figura velata, il cui viso è coperto dalla mano. Anche nella pittura pompeiana del sacrifizio d’Ifigenia, diversa per la composizione generale dal dipinto di Timante, la figura di Agamennone è velata. Di queste diverse rappresentazioni del sacrifizio di Ifigenia parla Paolo Enrico Arias nel «Bollettino dell’Istituto Nazionale del dramma antico di Siracusa», articolo riassunto dal « Marzocco » del 13 luglio 19 3 o1. Nelle pitture pompeiane esistono altri esempi di figure velate: es. Medea che uccide i figli2. La quistione è stata trattata dopo il Lessing, la cui interpretazione non è completamente soddisfacente? § {81 ). La data della morte di Guido Cavalcanti fu fissa- { ta criticamente per la prima volta da Isidoro Del Lungo nel- f la sua opera Dino Compagni e la sua Cronica di cui nel 1887 ! fu pubblicato il « volume terzo, contenente gli indici storico \ e filologico a tutta l’opera e il testo della ” Cronica ” secondo il codice Laurenziano Ashburnhamiano»; i volumi I e II furono finiti nel 1880 e stampati poco dopo. Bisogna vedere se il Del Lungo, nel fissare la data della morte di Guido, pone in rapporto questa data con il Canto X: mi pare di ricordare di no. Sullo stesso argomento bisognerebbe vedere del , Del Lungo: Dante nei tempi di Dante, Bologna 1888; Dal \ secolo e dal poema di Dante, Bologna 1898, e specialmente \ Da Bonifazio. Vili ad Arrigo VII, pagine di storia fiorenti- \ na per la vita di Dante, che è una riproduzione, riveduta e 1 3 corretta, e talvolta accresciuta, di una parte dell’opera su Dino Compagni e la sua Cronica \ § ( 82 )Al disdegno di Guido. rrpneiflna c/Titfq _da G. S^Gargàno (La hnsua net tempi di Dante e Vinterpre- tazionFctëtfarpoesïa, «Marzocco», 14 aprile 1929) del libro postumo di Enrico Sicardi, La lingua italiana in~Dante (Casa Ed. « Optima », Roma), si riporta l’interpretazione del Si- cardi sul «disdegno» di Guido \ Cosi, scrive il Sicardi, do- 1930-1932: IL CANTO DECIMO DELL’INFERNO