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1^20 QUADERNO 12 (XXIX) fidali superiori, Stato maggiore; e non bisogna dimenticare i graduati di truppa, la cui importanza reale è superiore a quanto di solito si pensi. È interessante notare che tutte queste parti si sentono solidali e anzi che gli strati inferiori manifestano un più appariscente spirito di corpo e traggono da esso una «boria» che spesso li espone ai frizzi e ai motteggi. J^fel mondo moderno, la categoria degli intellettuali, cosi intesa, si è ampliata in modoïnauditoTSono state elaborate dal sistema sociale democratico-burocratico masse imponenti, non tutte giustificate dalle necessità sociali della produzione, anche se giustificate dalle necessità politiche del gruppo fondamentale dominante. Quindi la concezione lo- ^ riana del «lavoratore» improduttivo (ma improduttivo per^ riferimento a chi e a quale modo di produzione?), che po- trebbe in partegiustificarsi se si tiene conto che queste mas^ se~irruttanoT5Toro posizione per farsi assegnare taglie in- gëhtîsul reddito nazionale. La formazione di massa ha standardizzato gli individui e come qualifica individuale e come psicologia, determinando gli stessi fenomeni che in tutte le altre masse standardizzate: concorrenza che pone la necessità dell’organizzazione professionale di difesa, disoccupazione, superproduzione scolastica, emigrazione ecc. Diversa posizione degli intellettuali di tipo urbano e di tipo rurale \ Gli intellettuali dLtipo urbano sono concre.- sciuti con l’industria e-sono legati alle sue fortune. La loro funzione può essere paragonata a quella degli ufficiali subalterni nell’esercito: non hanno nessuna iniziativa autonoma * nel costruire i piani di costruzione; mettono in rapporto, articolandola, la massa strumentale con l'imprenditore, elaborano l’esecuzione immediata del piano di produzione stabilito dallo stato maggiore dell’industria, controllandone le * fasi lavorative elementari. Nella loro media generale gli in- tellettuali urbani sono molto standardizzati: gli alti intgl- jettiîâlinrhani sTconfondono semprepiü col vero e proprio stato-ma^iore industriale. Gli intellettuali di tipo rurale sono in gran parte «tradizionali», cioè legati alla massa sociale campagnola e piccolo borghese, di città (specialmente dei centri minori), non an-