Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/232

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i932“I935: (miscellanea) 1735 e sollecitando i testi, trovare che l'esistenza è piena di destino e di significato. Invece un partito può non esistere per forza propria. Non occorre mai dimenticare che nella lotta fra le nazioni, ognuna di esse ha interesse che l’altra sia indebolita dalle lotte interne e che i partiti sono appunto gli elementi delle lotte interne. Per i partiti dunque, è sempre possibile la domanda se essi esistano per forza propria, come propria necessità, o esistano invece solo per interesse altrui (e infatti nelle polemiche questo punto non è mai dimenticato, anzi è motivo d'insistenza anche, specialmente quando la risposta non è dubbia, ciò che significa che ha presa e lascia dubbi). Naturalmente, chi si lasciasse dilaniare da questo dubbio, sarebbe uno sciocco. Politicamente la quistione ha una rilevanza solo momentanea. Nella storia del così detto principio di nazionalità, gli interventi stranieri a favore dei partiti nazionali che turbavano l'ordine interno degli Stati antagonisti sono innumerevoli, tanto che quando si parla per esempio della politica « orientale » di Cavour si domanda se si trattava di una «politica» cioè di una linea d’azione permanente, o di uno stfatagemma del momento per indebolire l’Austria in vista del ^9 e del 66. Cosi nei movimenti mazziniani dei primi del 1870 (esempio, fatto Barsanti) si vede l'intervento di Bismark, che in vista della guerra con la Francia e del pericolo di un'alleanza italo-fran- cese, pensava, con conflitti interni, a indebolire l'Italia. Cosi nei fatti del giugno 1914 alcuni vedono l'intervento dello Stato Maggiore austriaco in vista | della successiva guerra \ 36 Come si vede, la casistica è numerosa e occorre avere idee chiare in proposito. Ammesso che qualunque cosa si faccia, si fa sempre il gioco di qualcuno, l’importante è di cercare in tutti i modi di fare bene il proprio gioco, cioè di vincere nettamente. In ogni modo occorre disprezzare la «boria» del partito e alla boria sostituire i fatti concreti. Chi ai fatti concreti sostituisce la boria, o fa la politica della boria, è da sospettare di poca serietà senz’altro. Non occorre aggiungere che per i partiti occorre evitare anche l'apparenza «giustificata» che si faccia il gioco di qualcuno, specialmente se il qualcuno è uno Stato straniero: che poi si speculi, nessuno può evitare che non avvenga.