Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/234

Da Wikisource.

I932_i935: { MISCELLANEA ) 1737 cetto forse qualcuna. L'«Esperò» per esempio, «per la filosofia» si propone «di ospitare i postidealisti, che eseguiscono un’attenta critica dell'idealismo, e quei soli idealisti che sanno tener conto di tale critica». Il direttore di «Esperò» è Aldo Capasso, ed essere postidealista è qualcosa come essere « contemporaneo », cioè proprio nulla. Più chiaro, anzi forse il solo chiaro, è il programma di « Ottobre » l. Tuttavia tutti questi movimenti sarebbero da esaminare, snobismo a parte. Distinzione tra movimenti militanti, che sono i più interessanti, e movimenti di «retroguardia» o di idee acquisite e divenute classiche o commerciali. Tra questi dove mettere P«Italia Letteraria»? Non certo militante e neppure classica! Sacco di patate mi pare proprio la definizione più esatta e appropriata. § ( 72 ). Letteratura popolare. Contenuto e forma. L’accostamento di questi due termini può assumere nella critica d'arte molti significati. Ammesso che contenuto e forma sono la stessa cosa, ecc. ecc., non significa ancora che non si possa fare la distinzione tra contenuto e forma. Si può dire che chi insiste sul «contenuto» in realtà lotta per una determinata cultura, per una determinata concezione del mondo contro altre culture e altre concezioni del mondo; si può anche dire che storicamente, finora, i cosi detti contenutisti sono stati «più democratici» dei loro avversari parnassiani, per esempio, cioè volevano una letteratura che non fosse per gli «intellettuali», ecc. Si può parlare di una priorità del contenuto sulla forma? Se ne può parlare in questo senso, che l'opera d'arte è un processo e che i cambiamenti di contenuto sono anche cambiamenti di forma, ma è «più facile» parlare di contenuto che di forma, perché il contenuto può essere «riassunto» logicamente. Quando si dice che il contenuto precede la forma si vuol dire semplicemente che, nell'elaborazione, i tentativi successivi vengono presentati col nome di contenuto, niente altro. Il primo contenuto che non soddisfaceva era anche forma e in realtà quando si è raggiunta la «forma» soddisfacente anche il contenuto è cambiato. È vero che spesso quelli che chiac¬