Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/416

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I933’I935: miscellanea 1917 chiamare il libro di Omodeo L'età del Risorgimento3 che fin dal titolo, o almeno nel titolo, falsifica il giudizio storico e l’opera del Croce Storia d'Europa che ponendo un solo processo storico europeo, esalta la passività e tien conto solo di essa, in quanto tralascia il periodo storico «militante» ecc.) \ In ogni modo, lo studio del Volpe è utile perché riassume, «descrittivamente» sia pure, la situazione politica internazionale che condizionò il Risorgimento italiano. « 1 § {12 ). Argomenti di cultura. Filosofia della prassi ed «economismo storico». Confusione tra i due concetti. Tuttavia è da porre il problema: quale importanza ha da attribuirsi air« economismo » nello sviluppo dei metodi di ricerca storiografica, ammesso che l’economismo non può essere confuso con la filosofia della prassi? Che un gruppo di finanzieri, che hanno interessi in un paese determinato possano guidare la politica di | questo paese, attirarvi la guerra o al- 5 bis lontanarla da esso, è indubitabile: ma l’accertamento di questo fatto non è «filosofia della prassi», è «economismo storico» cioè è l'affermazione che «immediatamente», come «occasione», i fatti sono stati influenzati da determinati interessi di gruppo ecc. Che «l’odore del petrolio» possa attirar dei guai seri su un paese è anche certo, ecc., ecc. Ma queste affermazioni, controllate, dimostrate ecc., non sono ancora filpsofia della prassi, anzi possono essere accettate e fatte da chi respinge in toto la filosofia della prassi. Si può dire che il fattore economico (inteso nel senso immediato e giudaico deireconomismo storico) non è che uno dei tanti modi con cui si presenta il più profondo processo storico (fattore di razza, religione ecc.) ma è questo più profondo processo che la filosofia della prassi vuole spiegare ed appunto perciò è una filosofia, una «antropologia», e non un semplice canone di ricerca storica. § < 13 ). I nipotini del padre Bresciani. G. Papini. Nel- l’<(Italia Letteraria» del 27 agosto 1933 Luigi Volpicelli cosi scrive di Papini (incidentalmente, in un saggio su Pro- 14**