Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/437

Da Wikisource.

17 (iv) \ § {35). Passato e presente. «I luoghi comuni a rovescio». Per molti essere «originali» significa solo capovolgere i luoghi comuni dominanti in una certa epoca: per molti questo esercizio è il massimo dell’eleganza e dello snobismo intellettuale e morale. Ma il luogo comune rovesciato rimane sempre un luogo comune, una banalità. Forse il luogo comune rovesciato è ancora più banale del semplice luogo comune. Il bohémien è più filisteo del mercante di campagna. Da ciò quel senso di noia che viene col frequentare certi circoli che credono essere di eccezione, che si pongono come una aristocrazia distaccata dal vivere solito. Il democratico è stucchevole, ma quanto più stucchevole il sedicente reazionario che esalta il boia, e magari i roghi. Nell’ordine intellettuale Giovanni Papini è un grande fabbricatore di luoghi comuni rovesciati; nell’ordine politico erano tali i nazionalisti vecchio stile, come Coppola, Forges- Davanzati, Maraviglia e specialmente Giulio De Frenzi1. Nella stessa serie intellettuale è da porre il Farinelli col suo lirismo e pateticismo che sono più stucchevolmente pedanteschi che non gli scritti dello Zumbini2. (L’espressione «luogo comune a rovescio» è impiegata da Turgheniev in Padri- e Figli. Bazarov ne enuncia il principio così: «È un luogo comune dire che l’istruzione pubblica è utile, è un luogo comune al rovescio dire che l’istruzione pubblica è dannosa» ecc.)3. 4 § {36). Passato e presente. DaìYEnciclopedia Italiana (articolo «Guerra», p. 79): «Troppi scrittori del Secondo Impero sembrano convinti che la retorica - cui danno facile 15 bis esca i grandi episodi guerrieri della Rivoluzione | e del Primo Impero — basti a tener alto lo spirito militare e che l’alto spirito militare basti da solo a neutralizzare l’altrui eventuale superiorità tecnica» \ Questa affermazione se è giusta nella critica militare è ancora più perentoria nella critica dell’azione politica. Forse in un solo aspetto dell’azione politica e cioè in quello elettoralistico nei regimi ultrademocratici liberali può esser vero