Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/506

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9 I934-i935: { RISORGIMENTO ITALIANO) 2007 de: pare piuttosto debbano essere interpretati come espressione di passività politica e di scoramento dinanzi alle difficoltà delPimpresa nazionale, scoramento che si vela di disegni tanto più grandiosi quanto più astratti e vaghi in quanto non dipendeva dalle forze italiane il portarli a compimento. «Balcanizzare» l’Austria significava infatti creare una situazione politico-diplomatica europea (e implicitamente militare) in forza della quale l’Austria si fosse lasciata «balcanizzare»; significava avere l’egemonia politica e diplomatica dell’Europa, una cosa da nulla! Non si comprende perché l’Austria non potesse, conservando il Lombardo-Veneto, cioè la supremazia in Italia e una posizione dominante nel Mediterraneo centrale, conquistare anche una maggiore influenza nei Balcani e quindi nel Mediterraneo orientale: questo anzi sarebbe stato l’interesse dell’Inghilterra, che fondava sull’Austria un sistema di equilibrio contro la Francia e contro la Russia. Lo stesso scarso sentimento di iniziativa politica autonoma e la sfiducia nelle proprie forze, - che erano impliciti nel disegno del Balbo — dovevano rendere sorda l’Inghilterra a tali suggerimenti. Solo un forte Stato italiano che avesse potuto sostituire l’Austria nella sua funzione antifrancese nel Mediterraneo centrale avrebbe potuto muovere | l’Inghilterra a simpatie verso l’Italia, come avvenne infatti dopo le annessioni nell’Italia centrale e l’impresa dei Mille contro i Borboni; prima di questi fatti reali, solo un grande partito pieno di decisione e di audacia e sicuro delle proprie mosse perché radicato nelle grandi masse popolari, avrebbe ottenuto forse lo stesso risultato, ma ciò appunto non esisteva e anzi il Balbo coi suoi amici non volevano si formasse. La balcanizzazione deir Austria dopo la perdita delPegemonia nella penisola e rimanendo i Borboni a Napoli (secondo il piano neoguelfo) avrebbe avuto conseguenze gravi per la politica inglese nel Mediterraneo. Lo Stato napoletano sarebbe diventato un feudo russo, cioè la Russia avrebbe avuto la possibilità di un’azione militare proprio nel centro del Mediterraneo. (La quistione dei rapporti tra i Borboni di Napoli e lo Zarismo è tutto un aspetto della storia dal 1799 al 1860 da esaminare e approfondire: dal libro del Nitti sul Capitale straniero in Italia, stampato