Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/564

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i934_I93^: (risorgimento italiano) 2065 se e ottenesse il ritorno chi aveva sofferto quindici anni senza avvilirsi, senza indizi di cangiamento. Voleva che fosse sempre un nuovo Farinata degli Uberti, come lo raffigurò Gabriele Rosa, affettuoso e costante esaltatore, sino all’ultimo, del suo compagno di prigionia» \ Il Da Como è completamente fuori strada e le parole del Mazzini, altro che accorate, sono aspre e dure. L’agiografia impedisce al Da Como di rilevare il tono giusto delle parole del Mazzini. Altri accenni al Confalonieri nell’epistolario mazziniano e nelle lettere degli altri esuli: il giudizio reale bisogna cercarlo appunto in queste lettere private, perché si comprende che gli esuli non abbiano voluto pubblicamente gettare ombre sulla figura del Confalonieri. Una ricerca indispensabile è da farsi nelle relazioni degli informatori austriaci al governo di Vienna dai paesi dove il Confalonieri dimorò dopo la liberazione e nelle istruzioni che questi informatori ricevevano da Metternich. « Cfr Quaderno 3 (xx), pp. 47 - 47 bis. $ § ( 43 ). La morte di Vittorio Emanuele II. In una lettera di Guido Baccelli a Paulo Fambri, del 12 agosto (forse 1880, poiché manca l’anno e il 1880 è un’ipotesi del Guidi) pubblicata da Angelo Flavio Guidi [Uarchivio inedito di Paulo Fambri nella «Nuova Antologia» del 16 giugno 1928)1 è scritto: «Il cuore di tutta Italia sanguina ancora al ricordo della morte del glorioso Vittorio Emanuele: quella immensa sciagura però poteva essere cento volte più grande se non si fossero guadagnate coll’aspirazione dell’ossigeno parecchie ore di vita»2. (Seguono puntini, dell’editore Guidi a quanto pare, perché completano tutta la linea* non sono cioè i soliti puntini di sospensione). Cosa significa? Cfr Quaderno 3 (xx), p. 49 bis. % § (44). Federico Confalonieri. Il Confalonieri prima di essere tradotto allo Spielberg e dopo la liberazione, prima di essere tradotto nel carcere di Gradisca, per essere poi