Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/598

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i934-I93y- azione cattolica, ecc 2099 francese « Rome » destinato specialmente ai cattolici francesi, religiosi o laici, residenti o di passaggio a Roma: era il portavoce degli integrali e dei maurrassiani, il centro del loro raccoglimento e del servizio di informazione àÆAction Française presso il Vaticano, non solo per le quistioni religiose, ma specialmente per quelle politiche francesi e internazionali di carattere riservato. Non bisogna dimenticare che il Vaticano ha un servizio d’informazioni talvolta e per certi argomenti più preciso, più largo e più abbondante di qualsiasi altro governo. Poter servirsi di questa fonte era per Y Action Française una ragione non delle minori di certi suoi successi giornalistici e di molte campagne personali e scandalistiche. Pare che dopo la rottura del 1926, «Rome» sia deperito e poi morto20. II caso dell'abate Turmel di Rennes. Nella raccolta di scritti su L'Enciclica Pascendi e il modernismo il p. Rosa (il libro è del 1908-1909) dedica alcune pagine «gustosissime» (non per il garbo e le virtù stilistiche dell’autore, che è un pedestre scribacchiatore, molto più pedestre, incondito e rozzo del suo antagonista Buonaiuti che pure non scherza) al caso «straordinario» dell’abate Turmel, modernista, che scriveva libri modernisti e persino di carattere tutt’af- fatto ateistico sotto varii pseudonimi e poi li confutava col suo vero nome21. Dal 1908 al 1929 il Turmel ha continuato nel suo gioco di pseudonimi finché, per un caso, l’autorità ecclesiastica ebbe le prove palmari di questa duplicità; ma queste prove non furono subito esibite per liquidare l’abate: fu prima dato incarico al prof. L. Saltet, dell’Istituto cattolico di Tolosa, di fare un’ampia dimostrazione filolo- gico-critico-teologica (nel «Bulletin de Littérature Ecclésiastique» di Tolosa) della paternità turmeliana di tutta una serie di scritti pubblicati con ben 14 pseudonimi, e poi il Turmel fu espulso dalla Chiesa22. (Su questo argomentò vedi altra nota, più oltre)23. (La quistione dell’anonimato e degli pseudonimi cui ricorrevano i modernisti per sfuggire alle misure immediate di repressione è trattata dal Buonaiuti nel suo libro del 1927 sul Modernismo Cattolico con