Pagina:Guerrazzi - Il secolo che muore I.djvu/136

Da Wikisource.
114 il secolo che muore


Io pertanto sul lmitare della morte chiedo con tutto il cuore e con tutta l’anima perdono a cui me lo può dare, per avere creduto che la causa del popolo potesse senza pericolo commettersi nelle mani del principe. Bestia carnivora è il principe; anco il Gioberti lo ha scritto, od io ho ripetuto più volte e ripeto.

Ti scongiuro dunque, o Marcello, di non servire, ne concedere che veruno dei tuoi figliuoli serva principe, perchè ho conosciuto a prova come il principe considerandosi di schiatta diversa dalla tua, e senza fine superiore a te, tutto quello che gli potrai fare di bene, quantunque con grave tuo incomodo, ei terrà per tributo dovutogli, onde non crede avere a professartene gratitudine, nè può sentire amicizia per te; e venendo il caso, il quale o presto o tardi non manca mai, che l’interesse del principe si abbia a trovare in contrasto con quello del popolo, allora se parteggierai pel principe, il popolo ti odierà addirittura come parricida e assassino, ovvero ti scoprirai favorevole al popolo, e il principe ti affibbierà, niente meno, che la taccia di traditore.

Né, procedendo amico al popolo, tu hai da augurarti andare immune da fastidi: accade sovente che taluno paia padroneggiare il popolo, mentre insomma egli n’è servo, e di servitù peggiore di ogni altra, imperciocchè stando col principe tu servirai un pa-