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42 il secolo che muore


impressiona più. die tu non pensi: mira la testa di Napoleone primo console, e provati a negarmi che egli sia eroe: che cosa ti parrà di La Marmora col suo capo a pane di zucchero, e gli occhiali a cavallo sul promontorio che gli tiene le veci di naso? Io non lo dirò, se prima non gli avrai messo un filo sotto, facendogli, col tirarlo, muovere le mani e i piedi a sêsta1. Improvvido negli apparecchi, nè strategico, nè tattico, povero di partiti, nei consigli incerto, impacciato nei moti; in mal punto sta ed in mal punto corre: flagello vero della milizia italiana; avrei detto di Dio, ma Attila gli ha preso il posto. La reputazione di servitore umilissimo, devotissimo e obbedientissimo di casa Savoia gli procacciò favore inestimabile in Corte, e per mio avviso a torto, perchè nè prudente assume sopra di sè gli errori altrui, nè animoso li riversa sopra chi tocca; in somma nè Strafford, il quale si lasciò decapitare per Carlo I, nè Bava, che scrisse addirittura il disastro del 1848 doversi attribuire a Carlo Alberto: della famiglia dei servi per certo egli è, ma spetta più particolarmente alla specie dei servi insolenti: difatti per iscusarsi egli va

  1. Chi vuol veder quantunque può natura
    Nel fabbricare un uom di carta pesta,
    Che par mover le mani e i piedi a sêsta
    A guisa d’ingegnosa architettura.
    Tassoni, Son. su Filippo da Narni.