Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, I.djvu/199

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senza perdita di tempo avessero abilità di strozzarlo o buttarlo in mare. Nobilissimo dono del Creatore alla creatura la favella, ma nel presagio degli osceni abusi doveva, a senso mio, statuire che le parole compre, mutate in forma di scorpioni, tornassero indietro a rodere il cuore di quelli che l’avevano vendute. Se nell’un modo o nell’altro fosse stato provveduto, la Francia non avrebbe pianto per la ignominia dei suoi giornalisti: ma poichè questo non fu, udite, genti, le mie discolpe e giudicate la mia causa.

Debole io sono, anzi condannata in perpetua impotenza: però a cui tocca la colpa? Alla Francia e ai suoi compagni, i quali ministraronmi la resurrezione col quartuccio, e col compasso mi misurarono la vita. Di leggeri confesso che senza gli aiuti di Europa sarei tornata ne’ miei sepolcri intera, ma sarebbe santo Cristo se operando il miracolo di Lazzaro, dalla cintola in su lo avesse resucitato, e dalla cintola in giù relitto nella tomba defunto? Compartire ai morti, senso di morte è tale un tormento, che nè anche Lucifero nella sua maligna potenza può dare. Ancora, quando si afferma ch’io mi rilevai pei sussidii di Europa, bisogna distinguere i popoli dai governi; rispetto ai popoli contribuirono tutti; dei governi un solo. L’Austria, consenziente le sorelle della santa Alleanza, a quei tempi pestava come uva matura la Italia, la quale