Pagina:Guglielminetti - Le seduzioni - Le vergini folli, Torino, Lattes, 1921.djvu/85

Da Wikisource.

OMBRE doppio gioco Mentre parliamo di comuni cose leggere, tu via via a me t’accosti, pieghi su me con ciglia curïose.

Quasi straniero ieri ancor mi fosti, or ci avvicina fredda cortesia, domani andremo per cammini opposti.

Tu t’inchini su me, come chi spia, come chi è attratto a forza e intanto dici cose vane con grazia e leggiadria.

Ma quando un gioco d’ombre tentatrici scopri, io abbozzo un sogghigno involontario.

Tu indietreggi, e tra noi, fatti nemici, ondeggia blando il conversar più v