Pagina:Guglielmo Bertagnolli, Il primo processo delle streghe in Val di Non.djvu/11

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quello di una morta, la Maria del quondam Poloni di Malgolo, a Banco, Roschel e Sanzen nessuna traccia di malefiche. A Casez una moglie di Romedio Gatti che aveva il foletto in casa; a Salter: certa Maria del Zoan Cristoflet, e qualche altra: le deposizioni sono mediocremente concrete, parlano ripetutamente i testi di Salter: Bertoldi, Gabaudi, Lugarini; di Malgolo: Sarcleti; di Bancho: Moscoti di Procheri, Stancher; di Casez: Gezzi, Bonadoman; di Plan: Parolini; di Roschel: Bonadoman ecc.

Nello stesso luogo, il 24 marzo, si arresta un altro dei «crivellatori» di Romeno e si passa a estendere l’inchiesta nel contado di Coredo, altro focolare notevole di superstizione.

Parla un Beltrami contro Barbara, moglie di Federico detto il Buzat; e racconta una lunga storia di fatturamento e di sfatturamento, operati con 1m cerimoniale curioso e romanzesco dalla detta Buzata: più largo nel deporre è Vigilio Moncher il quale nomina una Maria Moncher detta la dottorella, una Catarina Molinara, la detta Barbara Rizzardi detta la Buzata, una Antonia di Antonio Zannet detta «la ’ncredada»; danno schiarimenti un Silvester Papa, un Antonio Widman, un Nicolò Zanot et altri.

A Smarano poca cosa: una untorella: Maria Vedova del quondam Valentin Casar, a Sfruz qualche nome: Antonia Bendeta, Gnes Cristofletta Partli, accusata da un Polli e da altri (Partli, Ossana, Chaon. ecc.).

Un Barbacovi di Tres fa il nome di Anna vedova di Simon Margon, una vedova Franceschina del quondam Trelmo e Maria Felomena: vittime principali la Margona e tal Menega di Zoan Brisa suggerita più tardi, tutte di Tres.

Di Taio si nomina una Regnuda di Guielmo di Vielmi. Così giungiamo al bel numero di 238 testimoni. Si finisce il processo contro i gettatori del crivello di Romeno: Giovanni Signorelli, Paulo de Pauli, Niccolò Fattore detto Andreol, famiglio del Pievano da Romeno, passando gli atti al fisco.

Dopo l’interruzione di qualche giorno, il 16 aprile ecco la commissione di nuovo raccolta in S. Zeno. Si presenta, non un testis citatus o un testis casualiter repertus, ma un tal Michael Martinus de Priodo, sponte deponens; il quale spiattella il nome di alcune streghe di Priò e circondario: Maria Caliari, Anna Ambrosi, Malgarita detta la Rea de Darden, una moglie di un Zoan Menghin da Vervò, e il notaio segna pazientemente in margine,