Pagina:Guglielmo Bertagnolli, Il primo processo delle streghe in Val di Non.djvu/30

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Vescovo Madruzzo ecc, in Castel Nano addí 16 giugno 1615 contro i giugali Vigilio e Maria Rosati di Romeno per aver preso parte ai «conventus personarum maleficarum in monte Roveno». La multa fu grossa: al fisco 750 fiorini a testa, e 100 altri così distribuiti:

25 denari per la chiesa di S. Maria di Romeno
25 San Romedio
25 San Sisinio di Sanzeno
25 S. Maria del Rosario pure di Sanzeno

Insieme dunque circa 1600 fiorini, non calcolate le spese del processo. E beati loro che si salvarono dalle fiamme colla dichiarazione che alleghiamo quantunque già pubblicata, per dare completa cornice al nostro quadro.


E ora qualche riflessione. E’ notevole la poca parte che, pubblicamente e palesemente almeno, in questi processi prende il Clero. Il Decano Ramponi non appare nei documenti passati in rassegna mai e poi mai come persona agente. Testimoni di ordine sacerdotale nessuno. Se ci fu chi trasmodò — quantunque anche contro di esso non parli nessun fatto specifico — fu il Barbi, il quale fu troppo spesso negligente nelle formalità della procedura. Infatti, quantunque il verbale del processo citi una volta il Maleus Maleficarum e le Annotaziones del Torresani enumerino le fonti principali delle norme procedurali cioè:


1. Prospero Farinaceo (Tractatus de Haeresi) Farinac
2. Petrus de Bimbsfeld (De Lamiis, de Confessionibus maleficarum) Binsfeld
3. Caspar Molinaeus vel Caballinus (Contentiosus) Cabal
4. Fredericus Martini (Commentarius de iure censuum, Interpelationes Caroli. Constitutionis tridentinae) Fred. Martini
5. Tommas Grammaticus (Decisiones) Gram. dec.
6. Johannes Baptista Boiardus (Practicum criminale) Baiard
il processo andò avanti a spinte senza quella coscienziosità che avrebbe (ben difficilmente) potuto forse forse salvare qualche innocente.

Non sappiamo infatti alcun particolare della procedura seguita nel dibattimento finale, cioè nella fase immediatamente antecedente